“FORBICI & FOLLIA” IL GIALLO ROSA DI PAUL PORTNER

AL TEATRO MANZONI È IL PUBBLICO A DECIDERE CHI È IL COLPEVOLE

SALVATORE SCIRE' 04/03/2024
VISTO E RECENSITO
FORBICI E FOLLIARoma. Al Teatro Manzoni ha appena debuttato Forbici & Follia”, uno tra i migliori spettacoli di tutta la stagione teatrale romana.

Si tratta, infatti, di una originale e fortunata commedia di Paul Pörtner, un poliziesco rosa, anzi, totalmente multicolore, che ha il pregio di avere ben tre colpevoli: non stiamo rivelando affatto il finale; praticamente sono tutti indiziati, e alla fine sarà il pubblico a votare chi, a maggioranza, appare maggiormente sospettato. Alla fine della rappresentazione, la platea indica l’assassino e a quel punto, si svolge la scena finale, con la relativa confessione da parte del più “votato”, così come deciso dal pubblico.  

Ma andiamo in ordine!

Il testo è un’intuizione drammaturgica geniale di Paul Pörtner, qui nella versione italiana curata da Marco Rampoldi e da Gianluca Ramazzotti. Ricordiamo anche l’allestimento originale americano di Bruce Jordan e Marylin Abrams.

Sul palco brillano bravissimi attori del calibro di Max Pisu, Nino Formicola e Giancarlo Ratti; accanto a loro, altrettanto bravi, Lucia Marinsalta, Roberta Petrozzi e Giorgio Verduci. La regia è dello stesso Marco Rampoldi.FORBICI E FOLLIA

Possiamo ipotizzare che il format del poliziesco sia solo un pretesto per costruire una commedia che sin dall’inizio si caratterizza per i ritmi incalzanti, il dinamismo costante e la dirompente comicità che i protagonisti sulla scena riescono a riversare sul pubblico. La trama, tutto sommato, è semplice (e non poteva essere altrimenti!): ci troviamo in un salone di parrucchiere, il cui titolare, Tony, si scatena con delle avances esplicite e divertenti verso i clienti maschi, mentre la sua aiutante Samanta è una sognatrice, che però... si rivela capace di guardare anche al sodo! Non a caso, ha delle attenzioni inattese verso Eddy Genovese, altro cliente del salone, ma non solo...

! Per completare il quadro, ecco la nobildonna Beatrice Schubert, consapevole di essere ricca e potente (e lo ostenta). Al piano di sopra vive una pianista, che non compare ma si sente: infatti, per ore intere ripassa incessantemente brani di Rachmaninov, rendendo la vita impossibile a tutti i frequentatori del salone.

FORBICI E FOLLIAGuarda caso, la pianista viene uccisa ed è a questo punto che si qualificano altri due clienti: il Commissario e l’Agente Scelto, i quali danno subito corso alle indagini, torchiando di domande tutti coloro che erano nel salone al momento del delitto.

Ovviamente, tutto si svolge in maniera surreale e improbabile; d’altronde, la commedia ha il dichiarato scopo di divertire, ma l’aspetto più interessante è che a un bel momento il Commissario chiama a testimoniare tutto il pubblico: per ricostruire la scena e la dinamica dei fatti, chiede a tutti i sospettati di ripetere ogni azione, anche se in maniera sintetica, invitando il pubblico e segnalare immediatamente inesattezze e imprecisioni. Ed il pubblico si scatena letteralmente, indicando, scoprendo, denunciando anche dettagli minimi sfuggiti ai più. Gli attori ovviamente reagiscono e si difendono, dando luogo a gustosissimi siparietti di improvvisazione.

Grazie agli orari non coincidenti, il Commissario scagiona la Schubert, così, i sospettati sono tre, ma tutti con valide ragioni per giustificare l’eliminazione della scomoda pianista. Salomonicamente, il Commissario trasforma il pubblico in giuria popolare e, per alzata di mano, fa votare gli spettatori, i quali, a maggioranza, decideranno chi sarà l’assassino di quella replica! Ecco perché parlavamo all’inizio di tre finali, di tre confessioni, di tre conclusioni, sulla base del voto espresso sera per sera dalla platea. Certamente una formula divertente e arguta, che coinvolge simpaticamente il pubblico, il quale si lascia coinvolgere volentieri, collaborando con impegno impensabile, diventando così parte integrante dello spettacolo.

Veniamo ora ai singoli attori. Max Pisu dà vita a un divertentissimo Tony Gambino, disinvolto e spontaneo nei panni, anzi nella eccentrica mise del parrucchiere gay. Nino Formicola conferma ancora una volta la sua duttilità e la sua già nota bravura nell’interpretare il ruolo del Commissario. Giancarlo Ratti è impeccabile nel vestire i panni dell’uomo misterioso ed equivoco, che cerca di depistare le indagini.  Brillante e capace, Lucia Marinsalta diverte con il suo recitare dialettale (umbro-ciociaro) ma rivela anche notevoli doti come ballerina. Giorgio Verduci appare a suo completo agio nel ruolo dell’Agente Scelto, distratto e svagato... e forse un po’ raccomandato!!!!!  Roberta Petrozzi diverte tutti, restituendoci un personaggio altero e pretenzioso in chiave comica, e regalandoci anche alcune colorite espressioni pugliesi.

La regia di Marco Rampoldi ha saputo imprimere a tutta la commedia un dinamismo incalzante, dando vita a uno spettacolo frizzante, spumeggiante e variegato.

Adeguata e piacevole la scenografia di Alessandro Chiti, così come gli indovinati costumi di Adele Bargigli.

Lo spettacolo è prodotto da ArtistiAssociati, cui va dato merito di aver messo su un lavoro di notevole spessore. Le risate e gli applausi del pubblico ne sono la prova provata!
In poche parole: uno spettacolo da non perdere!  Divertirmento assicurato!
 
Salvatore Scirè
 
In scena fino al 24 marzo 2024.
TEATRO MANZONI
Via Monte Zebio, 14 - Roma
www.teatromanzoniroma.it
Per info e prenotazioni:
Tel. 06.3223634 - 327.8959298 info@teatromanzoniroma.it
 

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