INCONTRO ECCELLENTE CON ALESSANDRO MARINELLA

Napoli. Eccellenza napoletana apprezzata in tutto il mondo, E. Marinella è il  marchio di accessori e abbigliamento sartoriale che conserva immutate nel tempo le sue due caratteristiche principali a cui non rinuncia: alta qualità delle materie prime e artigianalità della manifattura.

Da 110 anni, il marchio nato nella sede storica a Riviera di Chiaia a Napoli, quando Eugenio decise di portare un tocco British nella rinomata via nobile dello shopping proponendo alla clientela capi e accessori inglesi per poi trasformare il piccolo negozio in un vero e proprio laboratorio artigianale col lancio di camicie su misura e cravatte confezionate da mani  esperte e sapienti, si evolve nel tempo senza mai snaturarsi. Il 2024 è l’anno delle 110 candeline che Alessandro Marinella, general manager del brand,  spegnerà col padre Maurizio in un evento ancora top secret che si svolgerà in Costiera.

Il territorio, la sua promozione e celebrazione sono una costante del marchio che guarda al mercato internazionale senza sradicarsi da Napoli dove il negozio, come uno scrigno che custodisce bellezze è aperto tutti giorni ai clienti per offrire la cortesie e la competenza di Maurizio e dei suoi collaboratori. Raccontare l’italianità di E. Marinella mi porta a Chiaia, nelle   stradine di una Napoli che conserva e preserva le sue eccellenze e dove si respirano storie antiche che si intrecciano alla modernità e all’attualità. 

Cerco di riportare in narrazione  la splendida storia del brand conosciuto e apprezzato da scrittori, artisti, sovrani, uomini di Stato e Alessandro gentilmente mi concede l’intervista in cui ripercorriamo tappe del passato, traguardi raggiunti e nuovi progetti. Mi basta toccare e ammirare il mio twilly di seta con disegni floreali, uno dei prodotti must have, raffinato, elegante e versatile nei suoi utilizzi come accessorio per la borsa, per il polso o per i capelli,  che invece decido avvolgerà il mio collo come una lieve carezza glamour,  per entrare nel mondo di E.Marinella   e nelle suggestioni che sa regalare.

Dalle cravatte ai foulard alle camicie ai nuovi accessori in pelle uomo/donna, il brand è cresciuto nell’offerta e porta i suoi 110 anni con la disinvoltura e l’orgoglio  di un giovane imprenditore ma già di grande esperienza che sa riconoscere la grandezza di un patrimonio come quello dell’artigianalità italiana e la condivide con una clientela internazionale. Così mi appare Alessandro, quarta generazione della storica famiglia Marinella, che guarda e lavora al futuro dell’azienda con gli occhi innamorati sempre rivolti a  Napoli, perchè “qui è nato tutto e qui bisogna restare” .

Alessandro benvenuto su Eccellenze made in Italy. Quest’anno il brand celebra i 110 anni di attività, come festeggerete questo compleanno importante?

Ciao Cristina, grazie per avermi accolto nella tua rubrica Eccellenze made in Italy!Ebbene si quest’anno l’azienda della mia famiglia compie 110 anni, e per l’occasione abbiamo deciso di festeggiare con amici, clienti affezionati e dipendenti per condividere questo splendido traguardo insieme alle persone che ci hanno sempre supportato. Faremo un evento, a giugno, in Costiera… non posso spoilerare altro.

Da Eugenio, il tuo bisnonno, fino a te che rappresenti la quarta generazione, cosa è rimasto immutato e cosa sta cambiando nell’azienda?

Sicuramente sono rimasti immutati la passione per l'eleganza e la qualità che continuano ancora oggi,  ed un forte spirito imprenditoriale in sintonia con le moderne leggi del marketing che ci consentono di riuscire ad esportare il marchio E. Marinella anche all'estero, dagli Stati Uniti al Giappone. La produzione firmata E.Marinella ha conservato la scrupolosa attenzione alla qualità delle materie prime e la curatissima fattura ancora oggi rigorosamente artigianale, per queste cravatte "napoletane veraci" e allo stesso tempo "very British". Quindi sicuramente riassumerei dicendo “ciò che resta immutato è il grande amore per la tradizione artigianale e la qualità” che vanno di pari passo con la capacità di innovare, e quindi modificare la visione aziendale, come ho cercato di fare aprendo l’e-commerce durante il covid.

In quest’epoca in cui apparire e farsi notare non sempre va di pari passo con l’eleganza. Quanto la qualità fa la differenza?
 
La E. Marinella ha conservato una scrupolosa attenzione alla qualità delle materie prime e una curatissima fattura ancora oggi rigorosamente artigianale. Chi visita la nostra produzione, non troverà alcuna macchina industriale, ma semplicemente la maestria, l’abilità delle nostre maestre sarte. Abbiamo tenuto fede a quanto da sempre proposto, la stampa della seta in Inghilterra, fatta secondo metodi tradizionali, unita all’artigianalità napoletana.

Dalle famose cravatte ai foulard due accessori must-have, entrambi sono un abbraccio al collo di uomini e donne e esprimono la loro personalità. Siete partiti da questi due prodotti apprezzati da una clientela internazionale e la proposta di accessori adesso oltre alla seta include anche la pelle. Quali sono le novità?

La E. Marinella da sempre ha tutti gli accessori da uomo e da qualche anno si è affacciata al mondo della donna. Un prodotto che ci sta dando grande soddisfazione sono, ad esempio, i foulard da donna. Grandi foulard in seta che richiamano dettagli del mondo napoletano, delle nostre tradizioni e bellezze. Anche la parte di pelletteria. Una particolare borsa da lavoro pieghevole “la sottobraccio” è particolarmente apprezzata, con grande soddisfazione anche i Giappone che ci riserva sempre grandi soddisfazioni come mercato.
L’idea è di concentrarsi certamente sulla pelletteria, da uomo e da donna, per renderli sempre più dei prodotti esclusivi di grande qualità e di avere uno sguardo più attento alla donna.

Seta made in England e manifattura made in Naples, mi racconti come si è mantenuta nel tempo questa accoppiata e come nasce la scelta dei disegni e delle stampe? Napoli quanto ispira le creazioni?

Le cravatte sono interamente lavorate a mano a Napoli. Le stoffe, per antica tradizione, sono stampate a mano in Inghilterra, secondo metodi tradizionali – assolutamente assente la stampa in ink jet per le stoffe – e poi lavorate nei laboratori a Napoli dalle maestre sarte che tagliano manualmente ogni singolo square dal quale si ottengono due cravatte di misura standard (148 cm x 8.5 cm). Il nostro essere italiani e, in particolare, napoletani rappresenta per noi un punto di forza. La vita della famiglia Marinella è sempre stata a Napoli e la scelta di rimanere con l’azienda in questa città è stata importante. Mio nonno, don Eugenio, diceva che era necessario far comprendere che si possono fare cose eccellenti partendo da Napoli, ma soprattutto restando a Napoli. Ancora oggi questo è il pensiero che si porta avanti, perché crediamo fortemente che il Made in Italy sia un valore aggiunto, una garanzia di qualità e di cura al dettaglio. Vi sono moltissime realtà artigianali di ottimo livello a Napoli e in Campania, che meritano di essere sostenute e valorizzate. Il legame fra la E. Marinella e Napoli è fortissimo e ha un peso importante sulla nostra storia e sui traguardi raggiunti. Abbiamo scelto di rimanere a Napoli perché qui è nato tutto e qui ha senso che resti. La E. Marinella ha radici nel territorio e sostiene fortemente le attività che lo favoriscono

Appartenenza al territorio ma anche volontà di portare l’eccellenza partenopea anche all’estero. Quando e con quali scelte E. Marinella ha varcato l’Italia?
        
L’internazionalizzazione è avvenuta nel tempo e solo da pochi anni. In un primo momento, l’idea familiare e aziendale era di rimanere solo a Napoli. Poi, come già osservato, si deve guardare al futuro, solo 15 anni fa abbiamo aperto prima a Milano e poi solo nel 2011 a Londra. Come tutte le cose che ci riguardano, con grande fortuna, possiamo dire che alcune cose sono avvenute in modo spontaneo, così come il nostro diventare un marchio conosciuto, senza aver fatto mai grande pubblicità.

Il passaparola è stata la nostra forza e questo è quello che ci consentito di aprire passo dopo passo, qualche negozio all’estero. La strategia della E. Marinella è stata quella di posizionare il marchio in luoghi che garantissero grande visibilità e di alto livello, sperando di suscitare la curiosità e l’interesse del cliente per avvicinarlo all’artigianalità e alla grande qualità del suo prodotto partenopeo. L’obiettivo di tale strategia non è stato fine a se stesso, ma ha avuto l’intento di affermare la notorietà del marchio in un mercato completamente nuovo e contestualmente, di tastare il terreno, sondare le potenzialità del prodotto e analizzando anche la risposta alla distribuzione di un prodotto italiano di nicchia come le cravatte, settore in cui la E. Marinella occupa una posizione di rilievo.

Mi piace pensare a quanti uomini e donne celebri hanno scelto e scelgono E. Marinella e ne verrebbe fuori un racconto storico e culturale, da attori a politici a scrittori. Quanto è bello per te da giovane manager invece sentirti vicino ai clienti più giovani che scelgono la bellezza e l’artigianalità?

Adesso la nostra clientela è composta da grandi professionisti ma già arrivati all'apice della loro carriera. I nostri clienti del futuro sono i giovani della mia generazione, i laureati che si fanno strada nel mondo del lavoro. Hanno gusti e preferenze in linea con i tempi che vivono. È indispensabile andare incontro alle esigenze di questa nuova clientela. Se penso che all'epoca di mio nonno l'innovazione nell'offerta al pubblico era quella di proporre colori scuri, dal blu al grigio antracite e che fortunatamente è stato mio padre a introdurre colori più brillanti, come il giallo e l'azzurro, una vera rivoluzione! Ma comunque, il messaggio è, e deve rimanere sempre lo stesso: quello di intrattenere con i clienti un rapporto amichevole e confidenziale e garantire sempre un ottimo servizio al cliente

Come si fa a far convivere tradizione e innovazione anche nel rapporto sempre speciale che il brand ha con i clienti? Piattaforma e-commerce e anche la tua presenza sui social. Cortesia e qualità continuano ad essere il binomio senza età che non invecchia mai?

La E. Marinella è un’azienda atipica, non si è mai fatta una comunicazione, seguendo i classici canali. La diffusione e la conoscenza del marchio è avvenuta mediante il passaparola dei clienti. É chiaro che una comunicazione, aiutata dalla tecnologia, è più immediata e diretta. Arriva a tutti con una facilità che è disarmante. Di contro, però, lasciare tutto alla comunicazione “fredda” tramite tecnologia, può far perdere quello che per noi è un punto fondamentale, il rapporto umano con il cliente. Quindi, si alla tecnologia, ma sempre per essere al servizio del cliente con il quale, almeno al telefono ci deve essere un contatto. Questo aiuta a trasmettere emozioni, sensazioni. Sembrerà strano, ma l’acquisto di una cravatta, è un percorso, un’emozione che deve essere vissuta dal vivo, per guidare il cliente, ma soprattutto per capirne le esigenze.
Quello che si vuole evidenziare è che anche nella comunicazione non si è mai perseguita una strategia di diffusione spregiudicata, le cose ci sono anche in qualche modo capitate, siamo stati fortunati.

Il sud fa squadra, Orange Fiber e E. Marinella hanno prodotto insieme anche cravatte e foulard in fibra d’arancia. Com’è nata questa sinergia? Che rapporto ha l’azienda con la sostenibilità?

Il tema della sostenibilità non è solo molto attuale, ma concretamente rilevante. Un’azienda non è un’entità a sé stante, ma è un attore inserito in un ambiente e che in tale contesto opera. La pandemia ci ha portato a guardare il mondo, in generale e lavorativo, con occhi differenti, accelerando l'esigenza di diventare sostenibili, in termini ambientali e sociali, ovviamente preservando sempre l’eccellenza dei prodotti, l’artigianalità e il Made in Italy. Questa è una grande sfida. La E. Marinella, in modo inconsapevole, porta avanti da sempre un’attività sostenibile, come la rigenerazione e il ripristino delle cravatte per i suoi clienti. Per noi un servizio in più che, di fatto, si traduce in ridare vita ad un oggetto, prolungandone la vita e quindi, evitando sprechi inutili.
Oggi, in modo più strutturale e consapevole stiamo portando avanti una serie di progetti. Primo fra tutti il progetto che possiamo definire “pilota” in collaborazione con Orange Fiber, un’azienda siciliana, che ha brevettato e produce il primo tessuto al mondo sostenibile da agrumi. Il tessuto prodotto ha una texture impalpabile, setoso al tatto ed è pensato per rispondere alle esigenze di innovazione e sostenibilità della moda, interpretandone la creatività. Con questo tessuto innovativo abbiamo realizzato una Capsule Collection di cravatte e foulard.
Una collezione di occhiali sostenibili in edizione limitata e numerata, realizzati in bio-acetato, materiale biodegradabile e riciclabile al 100%, in collaborazione con TBD Eyewear, brand di occhiali fatti a mano in Italia.
 
Se dovessi scegliere un regalo E. Marinella per un uomo e uno per una donna da sfoggiare in questa primavera che prodotti doneresti?

Sicuramente come prodotto uomo, il nostro must have: la cravatta, magari una in seta sfoderata, di un colore brillante, adatta per neofiti ed estimatori, e portabilissima anche nella stagione calda.
Per la donna, un twilly, fashion e versatile, da poter annodare al manico della borsa per un tocco di colore nel proprio look, o tra i capelli, per raccoglierli durante la stagione calda senza sciuparli (grazie alla seta) ed avere comunque un’acconciatura ricercata.

 Che donna sceglie E. Marinella e quali sono gli accessori più richiesti?

Sicuramente siamo conosciuti dal pubblico femminile per i nostri foulard in seta stampata, che sono ormai un evergreen, con fantasie sempre nuove che si ispirano alla nostra splendida terra.
Ma non ti nascondo che anche le borse, in particolare quelle piccole, come clutch e pochette, o mini city bag, sono molto apprezzate per il design e le colorazioni sempre nuove.

CRISTINA MARRA