“LE PREZIOSE RIDICOLE” SONO BENEDICTA BOCCOLI E LORENZA MARIO

DA MOLIERE, NELL’ADATTAMENTO E REGIA DI STEFANO ARTISSUNCH

SALVATORE SCIRE' 28/03/2024
VISTO E RECENSITO
le preziose ridicoleRoma. Ha appena debuttato al Teatro Sala Umberto di Roma un delizioso spettacolo, che si rifà idealmente a un interessante lavoro di Molière dal titolo Le preziose ridicole, che viene considerato il punto di passaggio tra la Commedia dell’Arte e il teatro più moderno.

Protagoniste due magnifiche attrici-cantanti-ballerine: Benedicta Boccoli e Lorenza Mario. Il racconto ci narra infatti la storia di due attrici (Caterina e Maddalena), una già esperta e l’altra emergente, che cercano di farsi strada. 

Nell’adattamento di Stefano Artissunch, che ha curato anche la regia dello spettacolo (facendo divertente autoironia proprio sulla figura di Gorgibus, il personaggio-regista!), Molière diventa una parafrasi, un simpatico pretesto, per raccontare il teatro dentro il teatro, dando vita a uno lavoro piacevole e fruibile.

Lo spettacolo è ambientato a Roma negli anni ‘40 e ci propone l’avventura di due donne provinciali proiettate quasi per caso nel mondo del cafè chantant, in un periodo storico complicato, che deve districarsi tra assurdi divieti di usare nomi stranieri e leggi razziali!

Ciononostante, le due donne, sotto la regia accomodante di Gorgibus, tra paillettes e battibecchi, riescono a metter su dei numeri che piacciono anche ai gerarchi fascisti, assidui frequentatori del locale nonché corteggiatori convinti!

Tra un numero e l’altro, c’è spazio anche per confidarsi a vicenda le loro personali peripezie.le preziose ridicole

Lo spettacolo alterna dialoghi di Molière (ovviamente attualizzati) a splendide canzoni anni ‘30-‘40. Non a caso, la sigla è costituita dalla celeberrima Vivere. Ma Benedicta Boccoli e Lorenza Mario accendono il pubblico cantando dal vivo brani immortali, quali: Pippo non lo sa, Mamma mi ci vuole un fidanzato, Ma l’amore no, Che ritmo, Il pinguino innamorato, Donna, Milord, Op, op, trotta cavallino.

Ovviamente, non mancano spunti di riflessione sui controsensi della guerra e sulle scelte ideologiche del regime dell’epoca.

L’alternarsi tra momenti di spettacolo e momenti di verità rende l’opera interessante e divertente insieme.

Benedicta Boccoli e Lorenza Mario senza dubbio formano una coppia straordinaria, le cui doti vengono ben valorizzate da questo spettacolo, che punta molto sulla nostalgia del passato, quando la musica era “musica”.  Attenta e ricercata la regia di Stefano Artissunch, che veste anche gli abiti del presentatore e regista Gorgibus.

La produzione è della Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona e di Danila Celani per Synergie Arte Teatro.

Ricordiamo le musiche di Andrea Bianchi le scenografie di Giuseppe Cordivani e i costumi di Marco Nateri.

Senza dubbio, uno spettacolo tutto da vedere! Magari vi capiterà di uscire fischiettando le fresche note del Pinguino innamorato o della romanticissima Ma l’amore no (quella usata da Giuseppe Tornatore in Malena!)
Non ci resta che augurarvi buon divertimento!
 
di Salvatore Scirè
 
Fino al 30 marzo 2024
SALA UMBERTO Via della Mercede, 50, 00187 Roma
Info:  06.87606075 - prenotazioni@salaumberto.com
biglietti da 34,00€ a 20,00€ disponibili su www.salaumberto.com
 

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