“DONNACCE”, DI GIANNI CLEMENTI

AL TEATRO MANZONI UNA DIVERTENTE COMMEDIA CON PATRIZIA PELLEGRINI E FIORETTA MARI

SALVATORE SCIRE' 30/04/2024
VISTO E RECENSITO
DONNACCE Roma. Al Teatro Manzoni ha appena debuttato Donnacce”, una piacevole e divertente commedia scritta da un autore di grande spessore e notorietà come Gianni Clementi e interpretata magistralmente da Fioretta Mari e Patrizia Pellegrini:  al loro fianco brilla Blas Roca Rey La regia, accurata e arguta, è di Luca Pizzurro.

Si tratta di una storia brillante, piena di battute, ritmata e divertente, ma allo stesso tempo ricca di notevoli risvolti di umanità. Ci racconta, infatti, le vicende di due “donne di vita”, che ormai  si sono ritirate e non praticano più “il mestiere”! Sono Tullia, detta Sofia Loren, e Tindara, detta Occhibeddi, ormai due signore di mezza età, che convivono in un appartamento della periferia romana.

La crisi si è fatta sentire anche per loro: la concorrenza delle giovanissime ragazze dell’est Europa, delle prorompenti sudamericana e, come se non bastasse, dei gettonatissimi trans brasiliani le ha convinte a lasciare; guarda caso, nell’appartamento di sopra, vive Teresinha, un viado di Rio, che riceve in casa, ma tutto sommato è un amico: infatti, è disponibile ad annaffiare le piante in loro assenza.DONNACCE

Per festeggiare il loro “pensionamento”, Tindara, ha deciso di offrire a Tullia una vacanza a Sharm El Sheik. Mentre sono in attesa del taxi per l’aeroporto, controllano il peso delle valige, ma sul balconcino dell’appartamento ecco piombare un uomo, seminudo e con una mise inequivocabilmente sadomaso,  che si è calato dall’appartamento sovrastante: insomma, un cliente di Teresinha, che si è sentita male e l’uomo misterioso, addirittura mascherato per non farsi riconoscere, scappa buttandosi giù dal balcone. Purtroppo, lasciando sopra documenti, cellulare, abiti... Il criptico personaggio promette alle due donne una grossa cifra di danaro in cambio del loro aiuto per evitare uno scandalo. Ovviamente, salterà la partenza per Sharm El Sheik, ma le due donne si mostrano interessate all’offerta di denaro. Anzi, convincono l’ospite inatteso a togliersi la maschera: Tindara commenterà:  “matri, u visti a Porta a Porta... eccellenza!”. Ma la cifra offerta dal potente personaggio, che vuol celare il suo vizietto, sembra insufficiente.... e qui scatteranno tutta una serie di risvolti e sorprese, che ovviamente non vi diciamo.

DONNACCE Il testo è scritto egregiamente: ne emergono in modo chiaro e marcato i profili psicologici delle due donne, splendidamente interpretate da Fioretta Mari e Patrizia Pellegrini (rispettivamente Tindara e Tullia), amiche ma con caratteri molto diversi, che comportano spesso vivaci e divertenti battibecchi. Fioretta Mari ci regala un personaggio frizzante, dalla parlata spiccatamente catanese, brillante, piacevole e divertente, mentre Patrizia Pellegrini dà vita a una colorita e piacevole donna partenopea. L’accoppiata dialettale risulta sicuramente vincente nella commedia.
Bravissimo nel suo ruolo Blas Roca Rey, che si cala magnificamente nel ruolo di uomo di potere ai più alti livelli, così potente da pensare di poter comprare tutto, anche – e soprattutto – il silenzio delle due donne... però con un vizietto non da poco, che ci ricorda qualche politico, anzi, più di uno....

Teresinha, invece, è il personaggio invisibile, di cui si parla tanto, ma non appare mai. Alla fine, si saprà che si era trattato di un brutto malore, ma è viva (o vivo?).

Sotto la regia di Luca Pizzurro la commedia vola alto sin dalle prime scene: ritmi serrati, battute fulminanti, divertenti gags ne fanno una vera chicca!
“Il testo di Gianni Clementi – spiega il regista Luca Pizzurro - offre a chi lavora sulle emozioni la possibilità di scandagliare l’animo umano in tutte le sue contraddizioni. I personaggi appartengono a due mondi molto distanti, ma non per questo non convergenti.” Il potente di turno “indossa capi firmati, con molti scheletri nell’armadio. Nell’incontro tra questi due mondi si crea un cortocircuito, che porta i personaggi a scontrarsi, confrontarsi, fidarsi e tradirsi, come in una danza, nella quale vittime e carnefici alternano i loro ruoli”

Il pubblico alla fine ha apprezzato tantissimo!

Uno spettacolo di livello! Sicuramente DA NON PERDERE!
 
Salvatore Scirè
 
In scena fino a domenica 12 maggio 2024.
TEATRO MANZONI
Via Monte Zebio, 14 - Roma
www.teatromanzoniroma.it
Info : Tel. 06.3223634 - 327.8959298
info@teatromanzoniroma.it

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