“UNA BRAVA MADRE” DI ELISABETTA CAMETTI

UNA DOPPIA INDAGINE E CINQUE STORIE DI DONNE LEGATE DA UN FILO. LIBRO AVVINCENTE

CRISTINA MARRA 08/11/2023
LETTO E RECENSITO
uNA BRAVA MADRE CAMETTIReggio Calabria. Che gran bel romanzo! Potente, ben scritto, fuori da ogni clichè, orchestrato come una scena del crimine da cui si dipanano le storie di vittime e carnefici, un teatro di personaggi che come da un canovaccio iniziano un percorso che dalla fiction li immerge nella realtà più cruda e dolorosa.

È Una brava madre di Elisabetta Cametti, un romanzo che rifugge la catalogazione di genere, seppure ha dentro un’indagine doppia, e che tratta il ruolo della figura materna con cinque storie di donne unite da un filo sottile, quasi invisibile, che le avvicina e le mette a confronto. L’autrice, già nota per la sua scrittura densa e dinamica, esperta di crime, gioca sulla coralità dei personaggi e punta spesso il riflettore su due donne che la maternità la vivono o la rincorrono come un miraggio: Annalisa Spada, capo della squadra mobile di Milano, madre di due figli, si occupa di un triplice omicidio in cui è implicata Aria, giovane  tatuatrice con disturbi della personalità, e Giorgia Morandi, bellissima conduttrice televisiva di una trasmissione di successo che si occupa del caso della scomparsa dell’editore Fabrizio Ravizza.

Le storie si intrecciano, le indagini proseguono e si cerca la verità annidata nelle famiglie. Una verità che fa male che è spesso nascosta per anni e che spinge le madri del romanzo alla fuga da se stesse o dalle loro responsabilità senza pensare alle conseguenze di chi resta solo. Cametti è abile a tenere la scena sempre in movimento e cura la psicologia dei personaggi con lo stesso dinamismo narrativo che accompagna la trana nella quale l’inserimento di diversi personaggi animali diventa non solo il tratto distintivo di Cametti ma la chiave di lettura di tutta la storia .
  
Elisabetta, complimenti mi hi regalato una lettura intensa e originale. Nel romanzospicca la figura di donne-madri e donne-figlie. Perché hai scelto il ruolo della madre?

Mi sbagliavo quando credevo che non esistesse niente di più soggettivo del concetto di bene e di male. È la parola “madre” ad avere un’infinità di interpretazioni: ci sono tante idee di madre quante sono le madri.uNA BRAVA MADRE CAMETTI
In questo romanzo si intrecciano le storie di cinque donne. Ognuna di loro vorrebbe essere considerata una “brava madre”, ma sono le priorità che scelgono a influenzarne il successo.
 
È un romanzo corale, pur essendoci due/tre figure da coprotagoniste. È stato difficile orchestrare una trama con tanti personaggi che agiscono sotto il riflettore senza sosta?
 
Sì, è stato un lavoro complesso, durato quasi tre anni. Il mio obiettivo era creare una trama avvincente e ricca di personaggi, per catturare l’interesse del lettore e portarlo a riflettere su un tema che diamo troppo spesso per scontato: la famiglia.
  • in famiglia che si esprimono i sentimenti più profondi, sia quelli positivi sia quelli negativi: amore, conforto, sostegno, ma anche solitudine, rabbia e ostilità. Sono i sentimenti profondi a segnare le nostre vite.
«La famiglia può essere luce o buio assordante. Il pilastro che regge il nostro futuro o l’abisso in cui sprofondiamo. Non scegliamo i familiari, prendiamo quello che ci spetta: alcune volte sono una benedizione, altre un inferno.»
 
Giorgia Morandi è la Liz Taylor del giornalismo, animata dal "desiderio di giustizia" si occupa di fatti di cronaca . Qual è il confine tra giornalismo e indagini?

Sono due competenze distinte. Ma se portate avanti con professionalità, attenzione e rispetto, possono essere complementari e innescare uno scambio virtuoso di informazioni per il raggiungimento del fine comune.
  • compito degli inquirenti svolgere le indagini. Ma il giornalismo investigativo di livello può aiutare a fare luce su alcuni aspetti. E consente al pubblico di “entrare nel caso”, di capire le dinamiche, di farsi una propria idea. L’obiettivo è lo stesso: condurre alla verità e garantire giustizia alle vittime.
 Annalisa Spada capo della sezione omicidi della squadra mobile di Milano, è una donna dedita al lavoro ma con una situazione difficile nella vita privata. Possiamo considerarla un personaggio speculare di Giorgia? Per entrambe il lavoro è una missione e una via d'uscita da se stesse?

Annalisa Spada è una poliziotta votata alla giustizia, Giorgia Morandi è una conduttrice televisiva che ha fatto della ricerca della verità la propria missione.
Sono due donne molto diverse nell’aspetto, nel modo di ragionare, nell’approccio alla quotidianità. Tuttavia, si somigliano molto: sebbene siano state messe a dura prova dalla vita che ha strappato loro quanto di più caro avessero, entrambe continuano a lottare per i valori in cui credono. Non si piegano al destino e guardano al futuro con determinazione.
  
L'amore è sempre il filo sottile e robusto che lega le tue storie?

Sono i sentimenti a governare le nostre vite.
  • Siamo onnipotenti: siamo artefici della nostra sofferenza. Siamo noi a decidere chi amare. Siamo noi a decidere se tenere o lasciare andare. Moriamo con chi muore. Viviamo aggrappati a un’idea di sogno. Non accettiamo che l’esistenza sia una trappola di dolore. Ma sono le nostre attenzioni, le premure, i desideri a dare o a togliere valore. A trasformare qualcuno in qualcuno di importante. Siamo noi a decidere per chi vivere in prigione.»
  In questo romanzo si percepisce il tuo amore ma anche la tua sofferenza nello sviscerare situazioni e casi. Quanta Elisabetta scrittrice e esperta di cronaca c'è dentro?

Credo che ormai sia impossibile separare “Elisabetta scrittrice” da “Elisabetta esperta di cronaca nera”. La cronista testimonia come il male possa essere ovunque, anche qui e ora. La scrittrice lotta per dare voce alla speranza.
 
 La psicologia dei personaggi secondo me è molto dinamicasenza stacchi. E' un thriller psicologico in cui l'indagine psicologica toglie il fiato?

Questo me lo devi dire tu. Ho messo anima e pensiero in questo romanzo. Adesso posso solo augurarmi che la vita che pulsa nelle sue pagine arrivi al cuore del lettore.
 

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